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REGOLAZIONE DEL MERCATO

Etichettatura: Italia contro UE su indicazione volontaria

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La Commissione Ue ha pubblicato due rapporti sull’etichettatura di origine secondo cui per alcune categorie di prodotti alimentari è meglio optare per un’indicazione volontaria, piuttosto che su un obbligo a livello comunitario.

Nello specifico, per latte e prodotti caseari, carni di cavallo, cacciagione, coniglio, così come per pasta, zucchero, riso, passata di pomodoro e succo d’arancia, non è prevista un’etichetta obbligatoria perché, secondo la Commissione Europea, ci sarebbero carichi amministrativi onerosi per gli operatori del settore.

L’Italia, dal Ministero delle Politiche agricole alle associazioni di categoria, in primis Coldiretti, appare contraria alle posizioni dell’UE.

Il Ministro delle politiche agricole Martina ha dichiarato: “Ci aspettavamo molto di più dalla Commissione europea sul fronte dell’indicazione d’origine obbligatoria degli alimenti”; più dura appare la posizione di Coldiretti: “La Commissione Europea va contro gli interessi del 96,5% dei consumatori italiani che ritiene necessario che l’origine degli alimenti debba essere scritta in modo chiaro e leggibile nell’etichetta”

Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti, ha poi concluso: “Siamo certi che il Parlamento Europeo saprà smascherare i pesanti condizionamenti delle relazioni della Commissione per testimoniare in aula i reali interessi dei cittadini”.

FONTE: www.helpconsumatori.it

Data di pubblicazione 22/05/2015 15:33
Data di aggiornamento 09/06/2017 10:54