.:: Regolazione del Mercato ::.

REGOLAZIONE DEL MERCATO

Fvg, prodotti contraffatti: danneggiate due imprese su tre

/uploaded/12ago14. Maxi sequestro di merce contraffatta Carabinieri di Trieste-2-2.jpg

Circa il 20% dei consumatori del Friuli Venezia Giulia dichiara di avere acquistato almeno una volta nel corso del 2017 prodotti illegali (contraffatti) o di avere utilizzato un qualche genere di servizio offerto da un soggetto che non era autorizzato ad erogarlo. Tra i consumatori di Lignano Sabbiadoro, la quota supera il 23%.

Il dato emerge da un’indagine realizzata da Format Research per Confcommercio.

Il fenomeno è più marcato tra le donne che acquistano prodotti di abbigliamento, calzature, pelletterie (che restano al primo posto tra gli acquisti tramite i punti vendita tradizionali, ovvero il negozio fisico), mentre è più evidente tra gli uomini per l'acquisto di orologi, prodotti alimentari, audiovisivi.

Alla base degli acquisti di prodotti contraffatti c’è la convinzione, da parte dei consumatori, di poter concludere un buon affare e di risparmiare. Appaiata la quota di coloro che ripiegano sugli acquisti illegali perché non possono permettersi di convergere su prodotti “legali”;  nonostante ciò il 73% dei consumatori in regione (76% a Lignano) è consapevole che acquistare prodotti illegali possa comportare dei rischi, in primis per la salute e la sicurezza personale.

Il 61% delle imprse (67% a Lignano) ritiene di essere stata danneggiata dall’azione dell’illegalità almeno una volta, 73% delle imprese in regione (75% a Lignano) ritiene che il fenomeno dell’illegalità sia in progressiva crescita e in questo caso sono le strutture ricettive a mostrare un malcontento superiore alla media, spesso dovuto alle nuove forme di illegalità che si sviluppano sul web. Con riferimento al territorio sul quale insiste la propria impresa, il 42% degli operatori in regione (44% a Lignano) ritiene in aumento il fenomeno dell’illegalità negli ultimi 12 mesi.

La presenza del fenomeno si materializza con la crescente concorrenza sleale, seguita da una riduzione dei ricavi e dal peso della spesa dell’acquisto di servizi di sorveglianza. In questo senso, le imprese tendono a proteggersi poiché sfiduciate verso le attuali norme in fatto di sicurezza: il 72% degli operatori in regione (78% a Lignano) ritiene infatti inefficaci le leggi che contrastano fenomeni di illegalità.

Fonte: www.triesteprima.it

 

Data di pubblicazione 10/05/2018 14:45
Data di aggiornamento 10/05/2018 15:13